Foundation For European Progressive Studies
Avenue des Arts 46
1000 Brussels (Belgium)
(+)32 22 34 69 00
info@feps-europe.eu

Da NYC alle nuove regole per gli affitti brevi.

Quando nel 2007 due baldi giovani Brian Chesky e Joe Gebbia decisero di affittare per breve tempo un materassone ad aria buttato sul pavimento di una stanza del loro appartamento a San Francisco, avevano la buona intenzione di sbarcare il lunario e l’affitto. Ma si sa: di buone intenzioni è lastricato l’inferno.

Nel 2008 o 2009 un mio amico sarebbe andato a NY ospite a casa di “tizi sconosciuti”, aveva affittato la stanza su questo nuovo portale fighissimo, Air BnB: il resto è storia.

La sharing economy applicata all’abitazione non è la sola causa della gentrificazione e/o del turismo predatorio, ma è una pedina fondamentale della totale mercificazione delle città e questo è curioso perché Air BnB ha fatto l’esatto contrario rispetto il suo “core” iniziale, un purpose strettamente correlato a un’esperienza di viaggio unica, locale, vera, originale, indimenticabile, integrata alla vita di quartiere. La realtà è che nel corso di un decennio la vita di quartiere se l’è mangiata.

Ha fatto scalpore la notizia di NY e le sue nuove regole rispetto gli affitti brevi.

NY non è la prima città che regola tale mercato, ma è la prima che costringe la piattaforma californiana a tornare al 2008, alle origini del suo servizio, a quando si andava a dormire a casa di sconosciuti con gli sconosciuti “host” in casa, punto e stop.  Sono passati dall’anarchia a Gilead in un battibaleno: mettere regole e paletti è corretto, usare una katana giapponese è un altro paio di maniche.

Purtroppo, la casa è diventata una merce – anche politica – e la politica è arrivata troppo tardi, nel caso di NY prima della politica sono forse arrivati gli interessi multimilionari dell’hotellerie, anche loro ugualmente coinvolti nei processi di gentrificazione e di “Real Estate State”, ma rimaniamo col dubbio.

Case New York Manhattan
Case New York Manhattan

Poi c’è un altro aspetto fastidiosissimo, le innegabili responsabilità di una piattaforma gigante si riversano direttamente sulle spalle delle persone che provano a tirare fuori onestamente qualche soldo dalla loro proprietà: è sempre così, il liberismo sfrenato delle piattaforme se ne frega altamente delle conseguenze, conseguenze che per altro conosce perché questi business vivono di dati e da questi dati definiscono le strategie. La conseguenza dell’accumulo e della pericolosa concentrazione di ricchezza sulle piattaforme è oggi ben evidente e forse lo era anche prima, ma lo abbiamo potuto notare solo quando era troppo tardi.

Non è mai solo una questione di soldi, alla fine ci sono sempre le vite delle persone e la politica dovrebbe garantire che ciascuna di queste persone possa sviluppare degnamente il proprio progetto di vita nel quale LA CASA è un DIRITTO non una merce di scambio.

Nell’articolo che abbiamo scritto per l’AI (qui) abbiamo citato il Collingridge dilemma, esso vale per l’AI tanto quanto per la sharing economy di Air BnB e in quest’ultimo caso la matrice del dilemma rileva perfettamente il problema gigantesco che accade quando si aspetta troppo (o non si capisce proprio che è necessario) a regolare una nuova tecnologia, perché? Perché quando una nuova tecnologia/metodologia disruptive diventa di uso comune, intrecciata stabilmente ai nostri usi e soprattutto consumi, il cambiamento diventa più difficile e più dispendioso o forse peggio…non è più possibile cambiare.

La tragedia qua è che è tutto strettamente legato al diritto di abitare, al diritto di disporre responsabilmente dei propri beni, al diritto di avere tutele e non essere buttati fuori dalla propria città.

Molte città europee e non hanno messo delle regolamentazioni precise sugli affitti a breve termine, essi includono limiti annui di possibilità di affitto, licenze apposite a numero chiuso rilasciate dal comune e obbligatorie, pagamento delle imposte, regole di condotta e sicurezza precise.

Hanno avuto effetto? Ni.

Regolare bene fa sempre bene, sarebbe ora di una indicazione ufficiale della EU, che poi ci siano degli effetti stravolgenti sul prezzo di case e affitti bisogna vedere: il problema è complesso, Air BnB  & Friends è una parte di un problema più grosso che ha radici negli anni ’70 e si chiama crisi abitativa, la quale comprende la gentrificazione e gli interessi immobiliari grossi, grossi…gli stessi che ora trasformano palazzi di quartiere in boutique hotel o residence contemporanei: piccoli, agili, formato casa…adatti a varie tipologie di target, not listed on Air BnB…

La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni…o forse proprio no e come sempre guardiamo alla Luna e non al dito, MA PER FORTUNA SIAMO IN EUROPA!

Una buona notizia (e altre ne seguiranno)

Il 19 Settembre Brando Benifei ha dato una bella notizia attraverso i suoi canali:

“Oggi in Commissione Mercato Interno abbiamo approvato il nuovo #Regolamento europeo sulla raccolta e sulla condivisione dei dati relativi ai servizi di #affitto di alloggi a breve termine, testo al quale ho lavorato come relatore per il Gruppo dei @socialistsanddemocrats.” 

In pratica la Commissione Imco del Parlamento Europeo ha approvato nuove norme che renderanno più trasparenti le regole sugli alloggi in affitto a breve termine, ora la palla passa in plenaria nella sessione del 2-5 ottobre per consentire al Consiglio l’avvio dei negoziati, il quale è già “sulla buona strada” per  chiudere il cerchio e rendere operative le nuove norme. 

Perché è una buona notizia? Perché l’obiettivo è creare i presupposti per avere alloggi a prezzi accessibili, tutela dei centri urbani e delle aree rurali e favorire un turismo più sicuro e sostenibile. Dobbiamo farlo insieme e uniti, questo è il bello dell’Europa!

Author avatar
YouSocialist

NEWSLETTER

YouSo Talk:
non una semplice newsletter.

Con YouSo Talk proporremo in anteprima le interviste (video e non), i racconti, le esperienze dei Rebels e di YouSo, ma anche long form e contenuti extra. Se pensi anche tu che ogni tanto sia importante prendersi dieci minuti per rimanere in ascolto, prendi il tuo biglietto per gli YouSo Talk, ti basta solo compilare il form.

Post a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *