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YouSo intervista a Silvia Redigolo, responsabile della comunicazione di Fondazione Pangea ETS.

Oggi è il 25 Novembre: la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Vogliamo subito iniziare con qualche numero:

  • una donna ogni tre giorni muore per mano di un uomo violento;
  • una donna su tre ha subito violenza nel corso della sua vita;
  • un bambino su cinque ha assistito a episodi di violenza sulla propria madre.

In questa giornata però non vogliamo entrare nel dettaglio di questi numeri, ma vogliamo parlare di ciò che possiamo fare per contrastare questo fenomeno. Lo facciamo attraverso una fondazione che ogni giorno si occupa di percorsi per la fuoriuscita dalla violenza: Fondazione Pangea ETS.

Abbiamo chiesto a Silvia Redigolo, responsabile della comunicazione di Pangea, di parlarci dei progetti che ogni giorno la Fondazione porta avanti per aiutare le donne, le loro bambine e i loro bambini che in Italia hanno vissuto episodi di Violenza.

Intervista a Silvia Redigolo, responsabile della comunicazione di Fondazione Pangea ETS.

1: Ciao Silvia, vorremmo iniziare subito chiedendoti se hai voglia di raccontarci di più sul progetto REAMA.

Il progetto Reama è il più grande progetto di Pangea. Opera a livello nazionale per aiutare le donne che vivono una condizione di violenza di genere. È una Rete che è composta da professioniste/i, legali, centri antiviolenza, case rifugio, associazioni e realtà impegnate nel contrastare la violenza contro le donne. 

Lo strumento principale di questo progetto è lo sportello antiviolenza online: una mail alla quale le donne che vivono una condizione di violenza possono scrivere per chiedere un consiglio o un aiuto concreto per uscire dalla spirale dalla violenza (sportello@reamanetwork.org). Alla mail rispondono operatrici antiviolenza esperte che valutano il rischio e che possono attivare tutte le procedure per aiutare la donna ad uscire dalla situazione di violenza. Se il livello di rischio è molto alto, Pangea può metterle in protezione accogliendole in una delle nostre case rifugio. Allo sportello antiviolenza di Pangea possono scrivere anche tutte quelle persone che vivono accanto ad una donna che vive una condizione di violenza e che desiderano aiutarla.

Fondazione Pangea ETS
Fondazione Pangea ETS

2: Perché una mail è uno strumento così prezioso?

Quella dello sportello antiviolenza online è stata un’intuizione pre pandemia che si è rivelata vincente. È rispettosa dei tempi e delle emozioni della donna che scrive. Inoltre, in tanti casi si è dimostrato un metodo più sicuro: non sempre le donne possono parlare, spesso hanno le chiamate o le chat di Whatsapp sottoposte a controllo. Per inviare la mail allo sportello di Pangea le donne possono creare un account di posta dedicato e segreto che poi cancellano dalla cronologia.

3: Quando parliamo di violenza, Pangea ci ha insegnato che ne esistono di diverse tipologie: fisica, economica e psicologica. La violenza fisica è quella che abitualmente riconosciamo più facilmente, perché visibile. Ma è vero che l’80% delle donne che chiama lo Sportello Antiviolenza di Pangea ha vissuto episodi di violenza economica?

Purtroppo è così. L’80% delle donne che entra in contatto con lo sportello di Pangea ha subito anche violenza economica. È un tipo di violenza più subdolo che limita la libertà delle donne e che non è facile riconoscere. La consapevolezza rispetto a questo tipo di violenza arriva durante il percorso con le operatrici antiviolenza di Pangea. Le donne raccontano di essere state costrette a lasciare il loro lavoro, che è stato impedito loro di gestire i risparmi o il conto corrente della famiglia. Alcune sono state ingannate facendole intraprendere investimenti rischiosi o sono state obbligate a firmare assegni in bianco. Per una donna che è sottoposta al controllo delle proprie finanze o che non è indipendente economicamente è ancora più complicato uscire dalla violenza.

Per questo il progetto Reama si occupa anche di violenza economica e ha inserito nel percorso di uscita dalla violenza anche il bilancio di competenza e l’inserimento lavorativo delle donne. Perché essere economicamente indipendenti significa essere libere davvero

4: Lasciare un uomo violento è complesso”. Lo abbiamo letto più volte sui profili di Pangea. Perché è così importante ricordarlo?

Perché spesso riceviamo messaggi giudicanti. Che dicono che le donne devono essere più coraggiose, denunciare, scappare, lasciarlo al primo ceffone. Il giudizio non aiuta le donne che vivono una condizione di violenza. Diventare consapevoli di essere vittima di violenza è un percorso complesso e molto doloroso. Le donne che vivono una condizione di violenza hanno paura, hanno paura di non essere credute, hanno paura di perdere l’affidamento dei figli e spesso si sentono dire che non possono rovinare la famiglia e togliere un padre ai propri figli.

Per questo è importante farsi aiutare le professioniste esperte e competenti che non giudicano ma accolgono le tue difficoltà e ti accompagnano fuori dalla spirale della violenza.

Fondazione Pangea ETS
Fondazione Pangea ETS

5: Un altro vostro importante progetto è Piccoli Ospiti. Ci racconti di cosa si tratta?

È un progetto importantissimo. Quando una donna subisce violenza ed è madre, i suoi bambini e le sue bambine hanno assistito o percepito i maltrattamenti. Non sono casi isolati ma parliamo di 1 bambino/a su 5. Sono bambin* fortemente traumatizzat*, adultizzat* e che riportano le stesse conseguenze di una violenza vissuta in prima persona. È importante fare con questi bambin* un percorso che possa aiutarl* a elaborare le violenze vissute, che li/le aiuti a dare un nome alle emozioni che stanno provando (rabbia, paura, frustrazione,…). È importante lavorare con quest* bambin* perché solo così si andrà ad interrompere l’effetto domino della violenza: occorre fare capire a quest* bambin* che la dinamica familiare che hanno vissuto è sbagliata e offrire un’alternativa educativa. Non devono abituarsi alla violenza, utilizzarla; questo per evitare che possano replicarla nelle loro future relazioni e normalizzare il fatto di subirla.

Lo ripeto, questo progetto è davvero importante perché permette alle mamme che hanno subito violenza domestica, alle loro bambine e ai loro bambini di rafforzare la loro relazione per ricominciare a vivere una quotidianità normale e serena insieme.

Fondazione Pangea ETS
Fondazione Pangea ETS

6: Come possiamo sostenere Pangea?

Sostenere Pangea significa agire concretamente per salvare la vita alle donne, alle loro bambine e ai loro bambini che Pangea aiuta. Bastano davvero 5- 10 euro, le famose gocce che unite a quelle di tutt* ci permettono di continuare ad aiutare. Il Natale si avvicina e il sito di Pangea è pieno di prodotti e idee regalo che abbiamo scelto con cura e realizzato con amore per rendere speciale il Natale delle vostre persone care e delle donne, dei bambini e delle bambine che si affidano a Pangea. 

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