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Lo scenario Europeo di tutela dei diritti transgender.

Concetto generale che vale per TUTTI: I diritti a favore delle persone trans mirano a proteggere le persone trans stesse e caso vuole che l’adempimento di tali diritti, non danneggia né vìola i diritti delle altre persone.

Ma di cosa stiamo parlando nello specifico? Dei punti che troverete qui di seguito, i cardini delle legislazioni che – dovrebbero – essere messe in atto in ogni paese.

Quali sono:

  • Il diritto al riconoscimento davanti alla legge è protetto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e garantisce che tutti gli individui possano essere considerati dal loro governo come persone e trattati come tali. Per le persone trans questo diritto comprende il riconoscimento legale di genere – ovvero la possibilità di cambiare i propri documenti così che essi riflettano con precisione nome, aspetto e identità di genere piuttosto che il nome e il marcatore di genere appropriato (m/f/d/X). Essere riconosciuti come “persone” portatrici di diritti richiede l’accuratezza e l’effettiva possibilità di utilizzo dei documenti di identità, una questione centrale per le persone trans.
  • Il diritto alla vita privata e familiare; nel contesto del European Convention on Human Rights, si tutelano le persone trans e gender diverse dal dover sottostare a requisiti invasivi per il riconoscimento legale di genere, come ad esempio la sterilizzazione, e le si tutela anche dal dover condividere informazioni intime sui loro corpi con qualsiasi autorità o forza dell’ordine.
  • Libertà dalla discriminazione, una questione cruciale dei diritti umani; nonchè rilevante nell’applicazione di altri diritti.  Agire e pensare in modo NON discriminatorio tutela, per esempio, il diritto alla famiglia e alla vita privata delle persone trans. Nella pratica questo diritto non si deve discostare dalla protezione garantita alle persone nontrans: la differenza trans/notrans non può costituire una discriminazione.
  • Il diritto alla sicurezza è fortemente interconnesso con i diritti appena elencati, perché le persone trans che non possono accedere al riconoscimento legale di genere o ad una assistenza sanitaria trans-specifica sono soggette a episodi di estrema violenza, omicidio incluso. Se una persona è forzata all’outing, aumenta conseguentemente la sua vulnerabilità o il rischio di violenza; le persone trans che non riescono ad ottenere i documenti corrispondenti alla loro identità non riescono a finire la scuola, né ad accedere a lavori ben pagati, né ad ottenere una casa o soddisfare bisogni di primaria necessità.

Dati questi framework generali, che sono la base, c’è da sottolineare che il lavoro per il riconoscimento di tali diritti in tutti i Paesi Europei da parte delle istituzioni Eu è ampio, così come il monitoraggio degli sviluppi sia in positivo che in negativo.

Il progetto Trans Rights Map è un faro puntato su tutti i paesi Eu e non Eu europei rispetto le tematiche relative alle legislazioni dirette specificatamente alle persone trans (e non binarie). L’indice fornisce informazioni dettagliate su 30 indicatori suddivisi in sei categorie giuridiche: riconoscimento legale del genere, asilo, reati di odio/discorso, non discriminazione, salute e famiglia.

Il punteggio generale va quindi da 0 a 30. Nessuno dei Paesi Europei (eu e non eu) ha raggiunto i 30/30, la strada da fare è ancora lunga, ma per l’Italia è anche lunga…lunghissima. La Norvegia ha 24 punti, mentre i paesi Eu più virtuosi sono Francia e Svezia a parimerito e a poca distanza Germania, Spagna e Portogallo.

In Italia la discussione è al palo e mentre in altri paesi di discute – magari – su come agire per il riconoscimento legale delle persone non binarie (cosa che esiste solo in Germania), i policy maker italiani si interrogano sulla necessità del DDL Zan il quale, considerando la situazione europea, non farebbe null’altro che metterci non in pari, ma nella direzione giusta.

Volevamo fare un confronto tra L’Italia e gli altri paesi. Non è possibile. L’Italia, paese fondatore della Eu, è comparabile con l’Ungheria con uno score di 8/30.

Se fossimo a scuola il voto sarebbe gravemente insufficiente.

Fonti:

LGBTI INTERGROUP BREFING: POLICY 2019-2024

TRANS RIGHTS MAP

Trans Rights are Human Rights

UNION EQUALITY

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