15 consigli pratici per difendere la causa femminista.
Prendiamo spunto da un bellissimo articolo di The Brussels Binder, apparso il 2 Agosto del 2021 sul loro blog. L’articolo è un compendio di consigli su come sostenere in modo efficace la causa femminista in ogni luogo, soprattutto nell’ambito lavorativo. Chi li scrive è Moana Genevey, femminista attivista Ceca e professionista nella sfera delle campagne di sensibilizzazione. Si tratta di una vera e propria sessione di formazione che possa aiutarci a capire come meglio sostenere le battaglie sull’equità di genere.
“Puoi anche essere una femminista orgogliosa, ma talvolta, soprattutto in un ambiente lavorativo e professionale, è difficile esprimere come ti senti, o capire che tipo di peso è possibile avere nell’aumentare la consapevolezza riguardo al sessismo e ai pregiudizi sul posto di lavoro”.
The Brussels Binder, chi sono?
Si tratta di un’associazione con base a Brussels che si propone di fornire uno strumento pratico per garantire una maggiore partecipazione delle donne nella discussione e nella definizione delle politiche. La voce delle donne è minore in contesti “decisionali” – non è una novità – così come in contesti di discussione, convegni, think thank, etc… La classica situazione, per riassumere: “tutti maschi”.
The Brussels Binder non solo porta avanti un lavoro di advocacy in questo senso, oltretutto in un luogo del mondo dove decisions are made, ma fornisce un vero e proprio database di experts a disposizione di organizzazioni – e non solo – che si propongono di progettare eventi e convegni. Feps ha firmato un memorandum d’intesa con The Brussels Binder, affermando il suo forte impegno a favore dell’inclusione di genere e della rappresentanza femminile nei dibattiti politici dell’UE.
15 consigli pratici per definire la causa femminista.
Cosa dire.
1. Ricorri alla ragione
Assicurati che la tua argomentazione sia strutturata intorno a dati e fatti: se è indiscutibile e razionale, colpirà nel segno.
2. Conosci i tuoi dati
Anche se sai il fatto tuo, quando parli o vieni messa al centro dell’attenzione (in una riunione, durante una conversazione o una discussione, ecc.), può accadere di sentirti sotto pressione: una situazione che rischia di minare la tua argomentazione. Preparati bene e assicurati delle tue fonti.
3. Scatena l’empatia
Rendi le tue argomentazioni vicine alla vita quotidiana delle persone a cui ti stai rivolgendo. Più le persone si identificano, più ricorderanno il tuo punto di vista.
4. Usa dati che creino scompiglio.
Questo vale ancora di più in un ambiente molto conservatore, dove è necessario essere molto strategici. Ad esempio: parlare del divario retributivo di genere non è così impattante nell’ambito diplomatico o in quello delle Relazioni Internazionali, poiché sono ambienti nei quali le persone potrebbero non essere a conoscenza di tale discriminazione oppure non ne sono colpite. Cerca quindi di concentrarti su tematiche e dati che possano davvero essere d’interesse specifico per il tuo pubblico.
5. Identifica bene gli argomenti e le strategie più conservatrici
Gioca all’avvocato del diavolo e pensa modi per contrastare i loro argomenti. Crea un archivio che ti permetta di riflettere su tesi e antitesi in merito a tutti gli argomenti che più ti stanno a cuore o che sono parte della missione della tua organizzazione. Non farti trovare impreparata alle critiche!
6. Fai appello ai valori di uno specifico gruppo.
Analizza bene il target a cui ti rivolgi, per poterli sensibilizzare rispetto ai loro valori specifici. I dati e i messaggi sono importanti, ma per essere convincenti bisogna scavare a fondo e capire quali sono i valori prioritari del vostro target.
7. Parla alle emozioni
I movimenti populisti ed estremisti sono molto bravi a farlo. Fanno appello alla paura, all’odio, ecc. Nelle argomentazioni populiste fatti e cifre finiscono per non avere importanza quanto le emozioni. Nel nostro messaggio progressista, dobbiamo prendere spunto da questo approccio: le emozioni sono potenti! Ma, a differenza dei populisti, impariamo a fare leva su quelle positive.
8. Usa la narrazione
Le persone si immedesimano molto di più quando si trovano davanti a un’esperienza, a una storia. Scegli un messaggio chiaro e centrale. Personificalo se possibile (parlare in prima persona fa sì che le persone ascoltino e si immedesimino). Se hai bisogno di aiuto, prendi spunto da oratori capaci ed empatici, ad esempio, puoi dare un’occhiata ai TED Talk più visti.
9. Alimenta la speranza
Nell’ambito della parità di genere è uno degli strumenti più potenti che abbiamo. Come nel punto 7, non facciamo l’errore di impostare le nostre argomentazioni solo rispetto alle negatività. Cerchiamo di alimentare la speranza. Prendi spunto da Thomas Coombes: passa dai problemi alle soluzioni, dalle minacce alle opportunità, da “contro” a “per”, dalle vittime agli eroi, dalla paura alla speranza.
Cosa Fare.
10. Definisci il tuo obiettivo
Qual è il problema che vuoi risolvere? Suddividilo in passi realizzabili; altrimenti apparirà complicato e sarà difficile quantificarne i progressi. A maggior ragione quando l’obiettivo è di lungo raggio come, ad esempio, il raggiungimento dell’uguaglianza di genere.
11. Presta attenzione al momento
Trova una finestra di opportunità. Ad esempio, sfrutta un tema di attualità, fai tesoro di una giornata internazionale, agganciati ad eventi ufficiali. Oppure, crea la tua occasione! Pensa alla campagna Noustoutes in Francia. Sono stati talmente bravi a fare “rumore” che i media mainstream e il governo, hanno dovuto necessariamente rivolgere loro attenzione e concentrarsi sul tema dei femminicidi.
12. Trova la tua gente
Chi ti sostiene? In un ambiente dominato dagli uomini, trova un alleato maschile. Con chi fare partnership? Media, altri network, organizzazioni femministe, ONG, ecc. Collaborare è essenziale per far arrivare il tuo messaggio forte e chiaro.
13. Adattati al tuo pubblico
Se stai parlando a dei politici, è necessario dare messaggi chiave e fare appello alle emozioni che maggiormente possono colpirli. Se stai parlando a diplomatici, non hanno molto potere decisionale e dovranno fare riferimento ad altri, quindi evita discorsi politicamente carichi a favore di un approccio più amichevole. Se si tratta di funzionari pubblici, invece, puoi permetterti di entrare nel tema con dei tecnicismi. Mappa bene i tuoi gruppi di target e adatta il tuo discorso in funzione di chi hai davanti.
Consiglio extra
14. E gli uomini?
Bingo! Questa sarà una delle domande più frequenti. Per questo assicurati di farti alleati maschili!
15. Le donne emancipate conferiscono alle donne più potere: Sorellanza!
Sostieni altre donne. Supporta e eleva le altre donne che stanno intorno a te, è una cosa molto potente! Non si tratta di sostenerle ciecamente solo perché donne, si tratta di mettere in discussione i nostri pregiudizi e spingere tutte insieme.
Questi erano i 15 consigli utili per sostenere la causa femminista. Aspettiamo la tua nei commenti!
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